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Aggiornamenti coppia EUR/USD

In questo martedì di contrattazioni il Dollaro americano è riuscito ad avere un valore più alto rispetto alla nostra moneta unica con la coppia EUR/USD che è stata scambiata a 1,3581 facendo segnare un calo dello 0,53%.

I valori di coppia hanno raggiunto una quota di supporto a 1,2213 che risulta essere il valore più basso da giovedì scorso e una quota di resistenza posta a 1,3721 che è la più alta fatta registrare da ieri.

Allo stesso momento il valore dell’Euro è stato più basso rispetto alla Sterlina inglese ma è stato più alto rispetto allo Yen giapponese con la coppia EUR/GBP che perde lo 0,26% toccando quota 0,7721 e la coppia EUR/JPY che sale dello 0,37% toccando quota 118,22.

Valori minimi EUR-Dlr

I valori della coppia Euro/Dollaro continuano a scendere arrivando a toccare il minimo da due mesi a questa parte con il Dollaro che prende forza da un eventuale rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed.
I valori di coppia viaggiano al di sotto dell’1,11 dopo essere riusciti a scendere anche a quota 1,1028 che risulta essere il livello più basso da nove settimane a questa parte.
Il Dollaro fa segnare anche un picco di seduta a 110,28 sullo yen riuscendo a stare nelle vicinanze del massimo fatto registrare da tre settimane a questa parte a quota 111,21.
In grandi linee il Dollaro è rimasto forte seguendo la scia del rialzo dei rendimenti sui Treasury a 2 anni.
Proprio su questo argomento Junichi Ishikawa di IG Securities ha commentato come segue:

Verosimilmente ci sarà una prosecuzione del trading in preparazione di un possibile rialzo dei tassi Fed in giugno.

Borse europee stabili

Oggi le Borse europee risultano essere invariate e questo a causa dell’attesa riguardante la riunione del Consiglio della Bce e della conseguente conferenza stampa da parte del Presidente Mario Draghi che si effettuerà nel primo pomeriggio.

In questa mattinata di contrattazioni Volkswagen è stato il titolo con il maggiore rialzo ed Ericsson quello con la maggior perdita.
Le attese di mercato sono di una banca centrale che non dovrebbe andare a toccare i tasti lasciandoli ai minimi record.

FTSEurofirst 300 fa segnare un calo dello 0,36%, continuando comunque a restare nei pressi dei massimi fatti registrare negli ultimi tre mesi.

Terry Torrison, Managing director di McLaren Securities ha dichiarato quanto segue:

I mercati sono in una fase di pausa, non penso che Draghi aggiungerà molto alla solita retorica ‘dovish’, e credo che il mercato possa tornare a scendere dopo la Bce.

Come dicevamo prima il titolo Volkswagen sale di oltre il 7% e questo dopo che ci sono state delle indiscrezioni riguardanti un eventuale accordo raggiunto con gli Stati Uniti per il riacquisto di circa 600.000 veicoli diesel oggetto dello scandalo sulle emissioni.

Trump al posto della Yellen

E’ notizia dell’ultimo momento chi è il candidato repubblicano alle presidenziali americane, il miliardario Donald Trump ha affermato di voler diventare il prossimo presidente della Federal Reserve al termine del mandato di Janet Yellen.

Lo stesso Trump ha dichiarato all’emittente televisiva CNBC che ha un’immensa stima della Yellen e che la reputa una persona molto capace ma che le sue ultime decisioni sembrano essere prettamente di natura politica.

Oltre questo trump ha dichiarato quanto segue:

Non è una repubblicana e quando scadrà il suo mandato, vorrei prendere il suo posto perché mi sembra appropriato, se alzassimo i tassi di interesse, il dollaro si rafforzerebbe troppo ed avremmo seri problemi.

Oltre questo Trump si è detto anche d’accordo con l’attuale politica monetaria messa in campo dalla Fed affermando che come lui anche la Yellen è un tipo da tassi bassi.
Il mandato della Yellen come presidente della Fed scadrà a febbraio del 2018.

Settimana al massimo per il Dollaro

Il Dollaro riesce a restare stabile nei pressi del suo massimo nei confronti delle altre monete rivali questo giovedì, le speranze di eventuali aumenti dei tassi di interesse continuano a supportare il biglietto verde mentre la maggior parte degli investitori è in attesa dei report economici che verranno divulgati nell’arco della giornata.
Il tasso di cambio EUR/JPY sale dello 0,22% a 113,84 ed il cambio EUR/USD resta stabile a 1,1265.

La volatilità dei mercati è ancora troppo alta a causa degli attentati terroristici di martedì nella capitale belga di Bruxelles che hanno causato 32 morti e centinaia di feriti.
La moneta verde resta stabile nei confronti della Sterlina con la coppia GBP/USD a 1,3963 ed in perdita nei confronti del Franco svizzero con la coppia USD/CHF giù dello 0,12% a 0,8832.

Secondo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico le vendite al dettaglio sono scese dello 0,6% lo scorso mese e le vendite al dettaglio invece sono salite del 2,6% a gennaio. Se diamo un’occhiata su base annua vediamo che le vendite al dettaglio sono salite al tasso annuo del 3,6% nel mese di febbraio rientrando perfettamente nelle previsioni.

I dati sulle vendite al dettaglio core che non includono il settore automobilistico hanno visto un calo dello 0,4% e il mese scorso, dato inferiore alle aspettative.
I cugini del dollaro americano sono in calo, la coppia AUD/USD scende dello 0,22% a 0,8101, il cambio NZD/USD scende dello 0,16% a 0,6812 e il cambio USD/CAD scende dello 0,19% a 1,2342.

L’indice del dollaro americano che mette in relazione l’andamento della moneta verde con quello delle altre sei principali valute rivali è rimasto stabile a 95,64 non discostandosi comunque dal massimo registrato in settimana che era di 95,90.”

Ottimi risultati per i futures dell’oro

La sessione di borsa americana di questo mercoledì ha decretato un rialzo dei futures dell’oro, all’interno del New York Mercantile Exchange nella divisione Comex i futures dell’oro in consegna ad aprile sono stati scambiati a 1.249,87 dollari americani per ogni singola oncia troy, questo valore è salito del 2,58%.

In precedenza era stato scambiato ad un prezzo ancora più alto a 1.255,78 dollari per oncia troy

ed era previsto trovare la quota di supporto a 1.246,53 dollari e la quota di resistenza a 1.260,93 dollari.
L’indice del dollaro che mette in risalto l’andamento della moneta americana nei confronti delle altre sei valute rivali è calato dello 0,79% scambiando a 96,34 dollari.
Sempre su Comex vediamo che il cugino Argento in consegna a maggio è salito del 2,49% scambiando a 16,643 dollari per ogni oncia troy ed il Rame, sempre in consegna a maggio, è salito dell’1,59% scambiando a 1,539 dollari per ogni libbra.

Obbligazionisti rimasti a bocca asciutta

I risparmiatori che sono stati investiti dal salvataggio delle quattro banche italiane (Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e CariFerrara) dovranno attendere ancora parecchio tempo prima di ricevere almeno una parte del rimborso da parte dello Stato.

Sono trapelate delle indiscrezioni da parte di una fonte governativa che i criteri sul come calcolare gli indennizzi non rientreranno nel Decreto Legge che è in discussione al Consiglio dei Ministri.

A parte questo capitolo che sembrerebbe saltato ve ne sono altri due all’interno del Decreto, la Gacs, (garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze) e la riforma delle Banche di credito cooperativo.

La Commissione Europea in queste ultime ore ha autorizzato il piano proposto dall’Italia per dare un’aiuto alle banche in modo tale da eliminare tutti i crediti deteriorati dai loro bilanci.

Con il salvataggio di queste quattro banche attraverso la procedura di risoluzione europea il nostro Governo è riuscito ad azzerare 800 milioni di obbligazioni subordinate fra i quali 450 milioni in mano a quasi 13.000 clienti retail.

Per cercare di rifocillare i risparmiatori più deboli il Governo ha inserito nel bilancio la somma di 100 milioni di euro, i rimborsi non arriveranno al 100% e non supereranno la quota dei 100.000 euro.

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Asta BOT tranquilla

Il settore secondario italiano stà avendo cenni di leggera ripresa dopo il tonfo degli scorsi giorni, questa ripresa segue pari pari l’andamento al rialzo del settore bancario sull’azionario.

L’asta Bot si è comportata bene e i livelli di Spread sono in riduzione, si è riusciti a chiudere con oltre una decina di centesimi di rendimento premio sui Bund decennali arrivando in zona 136 punti base.

Gli ultimi dati riguardanti le banche sono rassicuranti e indirizzano il mercato verso una svolta positiva.

Ora si resta in attesa di vedere il comportamento dei mercati americani e, cosa più importante, cosà dirà la presidente della Fed Janet Yellen nel suo discorso a Washington durante l’audizione semestrale davanti alla commissione Servizi Finanziari della Camera.

Tutti gli investitori sono curiosi di sapere molti più dettagli sulla salute dell’economia americana dopo che i dati sul lavoro della scorsa settimana sono stati molto deludenti.

Come sempre gli investitori sono anche in attesa di sapere le tempistiche e le modalità di eventuali ritocchi ai tassi di interesse.

Ritornando ai risultati dell’asta sui Bot i rendimenti sono in rialzo rispetto alla precedente asta.

Il tesoro ha piazzato 7 miliardi di euro in Bot a un anno con un tasso dello 0,035% con un bid-to-cover a 1,55.

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